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domenica 9 marzo 2014

Libri e cultura

Ma gli Ungheresi hanno scrittori? Come no! E pure bravi anche. Siccome spesso per capire un paese vale più un romanzo che che un libro di storia (ed è anche più piacevole) ve ne consiglio qualcuno:

Péter Esterházy:
"Harmonia Caelestis" (2000).
"L'edizione corretta" (Javított kiadás, 2002)
Esterházy non è uno qualsiasi. E' un discendente degli Esterházy, una delle più grandi famiglie ungheresi. Suo sarebbe, non ci fosse stata l'Unione Sovietica, l'ononimo palazzo del district palace. Uno dei più belli di Budapest. 
Il libro racconta le vite dei suoi antenati, dall'ascesa durante l'Impero Austro-Ungarico al declino ai tempi del comunismo.
"L'edizione corretta" racconta invece della scoperta che, durante il comunismo, il padre era informatore della polizia.

Magda Szabó
"La Porta"
Magda Szabó è una scrittrice deliziosa, poco nota al grande pubblico anche se ha vinto premi letterari in tutto il mondo.

Sándor Márai
"Le Braci"
Fin troppo noto. Non ha bisogno di commenti

GYULA KRUDY
"Il Girasole"
Poco conosciuto, ma vale Marai

Imre Kertész
"Essere senza destino" (Sorstalanság)
La sua vita a 15 anni nei campi di concentramento di Auschwitz, Buchenwald e Zeitz. Ha vinto il nobel per la letteratura nel 2002

Péter Nádas
"Libro di memorie"
Susan Sontag lo definisce «il più grande romanzo scritto nel nostro tempo e uno dei più grandi libri del secolo».


Dezső Kosztolányi
"Allodola"
"Kornél Est"
"Le mirabolanti avventure di Kornél"
Amato da Thomas Mann e per Kundera e Esterházy un maestro assoluto della prosa moderna.

Tibor Déry
"Signor A.G. nella città di X"

Ágota Kristóf
"Trilogia della città di K."
Riconosciuto come un autentico capolavoro

László Krasznahorkai
"Melancolia della resistenza"

György Dragomán
"Il Re bianco"

Attila Bartis
"Tranquillità"

Róbert Hász
"La Fortezza"

Miklós Vámos
"Il libro dei padri"

Letteratura ungherese

Poesie ungheresi